La Venerabilità

Il 2 dicembre 2016 la Promulgazione di Decreti della Congregazione delle Cause dei Santi, sulla base del decreto promulgato il giorno precedente dal Santo Padre Bergoglio e da Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha proclamato Venerabile il Cappuccino Guglielmo Massaia.

In seguito a questo importante riconoscimento che noi piovatesi attendevamo da oltre un secolo, si è scelto di festeggiare in maniera considerevole! I festeggiamenti sono iniziati con la presentazione del libro di Don Vittorio Croce “Guglielmo Massaja – Contenuto e stile di una singolare missione africana l’8 giugno 2017, giorno del compleanno del Massaja e proseguiti tre giorni dopo, la domenica, con un evento importante, in cui sono intervenute le massime autorità religiose, civili e militari. Una giornata storica per questo piccolo paese del Monferrato, dove il frate cappuccino nacque nel 1809, sotto il nome di Lorenzo Antonio.

Sulla collina della frazione Braia, dove è rimasta la sua casa, oggi di proprietà privata e molto diversa da allora, vivono ancora i pronipoti, discendenti del fratello Stefano, Giovanni Luigi e Carlo Massaia, che tramandano il suo cognome, attraverso i figli Michele e Fabrizio, e si adoperano per ricordarne la memoria, insieme con tutti i piovatesi membri dell’associazione “Fra’ Guglielmo Massaia”.

Durante la Santa Messa, presieduta dal Cardinal Angelo Sodano, il Vescovo di Asti, Monsignor Francesco Ravinale, ha letto ai fedeli la lettera di Papa Francesco, indirizzata a lui, ma scritta per tutti i presenti. Una lettera affettuosa, di stima nei confronti del Massaja e di tutta la comunità astigiana, a cui lo stesso Pontefice appartiene.

Al termine della funzione religiosa, i presenti si sono spostati di fronte alla sede dell’associazione Fra’ Guglielmo Massaja, dinnanzi alla lapide commemorativa del Bicentenario della sua nascita, dove, dopo un breve intervento di Don Claudio Berardi, Parroco di Piovà, il Postulatore Generale dei Cappuccini, Padre Carlo Calloni, ha dato lettura del Decreto sulle virtù eroiche del Venerabile Guglielmo Massaja. Grande emozione da parte dei presenti, che hanno ringraziato lui, Padre Antonino Rosso e Padre Mario Durando, per il lavoro svolto in questi anni.

A seguire è stato presentato il libro “A.D. 1846. Una “autobiografia” di fra’ Guglielmo Massaja da Piovà” a cura di Paolo Lupo, edito dalla astigiana Fondazione Gabriele Accomazzo per il Teatro, con la lettura delle lettere del Massaja da parte di Giovanni Molino, Presidente dell’Associazione teatrale piovatese “Et veuli che t’la conta”.

A concludere la giornata, un aperitivo italo-etiope a cura della Pro Loco di Piovà e della Comunità Etiope piemontese, con piatti tipici dei due Paesi: un banchetto davvero eccezionale, con oltre 20 portate, che ha davvero lasciati esterefatti tutti i commensali!  A fare da sfondo i quadri sull’Africa dell’artista Piero Tachis e le fotografie sull’Etiopia di Enrica Belluco.